يوم المهاجر… ذاكرة وفاء وإنجاز
Giornata del Migrante… Memoria di Fedeltà e di Successo
[ باللغة العربية و الإيطا لية
بقلم: حسن فقير
في العاشر من غشت من كل سنة، يحتفي المغرب بـ”اليوم الوطني للمهاجر”، وهي مبادرة سامية أقرها جلالة الملك محمد السادس سنة 2003، لتكون موعدًا للاعتراف بما يقدمه أبناء الوطن في المهجر من عطاءات لا تنضب.
وعندما أعود بذاكرتي إلى مطلع الثمانينات، وأقارن بين ما كان عليه إقليم الفقيه بن صالح آنذاك، وما أصبح عليه اليوم، أرى قفزة تاريخية نحو الازدهار، وطفرة غير مسبوقة في محاربة الفقر وتحسين مستوى العيش. كل ذلك بفضل سواعد أبناء بني عمير، وبني شكدال، وبني موسى، الذين حملوا همَّ إقليمهم ووطنهم، وبذلوا من عرق جبينهم ما غيّر الملامح الاقتصادية والاجتماعية والتعليمية للمنطقة.
لقد لعب المهاجرون دورًا محوريًا في الإقلاع العمراني، فبفضل تحويلاتهم المالية، تغيرت البنية التحتية، وازدهرت مشاريع السكن، وتحسنت ظروف المعيشة. كما أسهموا في دعم التعليم، سواء بتمويل وسائل النقل المدرسي، أو توفير الدعم للأسر، مما فتح أمام الأجيال الجديدة أبواب المدارس والجامعات، وأوصل العديد منهم إلى وظائف ومناصب مرموقة.
الهجرة، التي انطلقت بوتيرة متزايدة منذ أواخر السبعينات، لم تكن مجرد بحث عن لقمة العيش، بل كانت مشروعًا جماعيًا لإنقاذ العائلات من الفقر وفتح آفاق أرحب للمستقبل. واليوم، نرى ثمار ذلك في حقول الفلاحة الحديثة، وفي المصانع، وفي الفضاءات التجارية، وفي نمط العيش الذي أصبح أكثر رفاهية واستقرارًا.
إن الواجب يحتم علينا أن نكرّم هؤلاء الرجال والنساء، وأن نستقبلهم بقلوب مفتوحة كلما عادوا إلى أرض الوطن، وأن نسهّل لهم إجراءاتهم، ونثمن ارتباطهم بوطنهم الأم. فهم سفراؤه في الخارج، وصنّاع نهضته في الداخل.
طوبى لكل مهاجر حمل حب وطنه في قلبه، وجعل من غربته جسرًا نحو رفعة أهله وأرضه.
Giornata del Migrante… Memoria di Fedeltà e di Successo
Di Hassan Faqir
Il 10 agosto di ogni anno, il Marocco celebra la “Giornata Nazionale del Migrante”, un’iniziativa nobile istituita da Sua Maestà il Re Mohammed VI nel 2003, come occasione per riconoscere il contributo inesauribile dei figli della patria residenti all’estero.
Quando torno con la memoria agli inizi degli anni ’80 e confronto la provincia di Fquih Ben Salah di allora con quella di oggi, vedo un salto storico verso la prosperità e un progresso senza precedenti nella lotta contro la povertà e nel miglioramento del tenore di vita.
Tutto ciò grazie all’impegno instancabile dei figli di Beni Amir, Beni Chekdal e Beni Moussa, che hanno portato nel cuore le sorti della loro provincia e del loro Paese, e che, con il sudore della fronte, hanno cambiato il volto economico, sociale ed educativo della regione.
I migranti hanno svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo urbanistico: grazie alle loro rimesse, le infrastrutture si sono trasformate, i progetti abitativi sono fioriti e le condizioni di vita sono migliorate. Hanno inoltre sostenuto l’istruzione, finanziando i mezzi di trasporto scolastico e fornendo aiuti alle famiglie, aprendo così alle nuove generazioni le porte delle scuole e delle università e conducendo molti di loro a impieghi e posizioni di rilievo.
L’emigrazione, iniziata con un ritmo crescente dalla fine degli anni ’70, non è stata soltanto una ricerca di sostentamento, ma un progetto collettivo per salvare le famiglie dalla povertà e aprire orizzonti più ampi per il futuro.
Oggi vediamo i frutti di questo impegno nei campi dell’agricoltura moderna, nelle fabbriche, negli spazi commerciali e nello stile di vita, divenuto più confortevole e stabile.
È nostro dovere onorare questi uomini e queste donne, accoglierli a braccia aperte ogni volta che ritornano in patria, agevolare le loro pratiche e valorizzare il loro legame con il Paese d’origine. Essi sono i suoi ambasciatori all’estero e gli artefici della sua rinascita all’interno.
Beato ogni migrante che porta nel cuore l’amore per la propria terra e ha fatto della lontananza un ponte verso l’elevazione della sua gente e della sua patria.
